Nuorese, le false revisioniEmesse altre due misure cautelari
Due nuove misure cautelari sono state notificate dai carabinieri della compagnia di Siniscola, nell'ambito dell'inchiesta su un'associazione per delinquere, attiva nella falsificazione di tagliandi attestanti la revisione periodica di auto e mezzo in alcune officine del NuoresePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Agli otto arresti eseguiti nel giugno scorso si sono aggiunti due provvedimenti restrittivi, emessi dalla procura di Nuoro, a carico di Gianfranco Zedda, 30 anni, di Mamoiada, che dovrà restare agli arresti domiciliari, e di Paolo Lai, 38 anni, di Nuoro, al quale è stato notificato l'obbligo di dimora in città. Per entrambi le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata a reati di falso ideologico e truffa aggravata. Zedda e Lai, secondo gli inquirenti, come addetti al centro revisioni della "First Car Test" di Nuoro, al centro dell'inchiesta, hanno concorso con i colleghi della sede di Dorgali a numerose revisioni false, soprattutto tramite telefono, come emerge dalle indagini. Per quasi due anni nelle due officine - sempre secondo l'accusa - sono passate ogni giorno 20-30 vetture per false revisioni: i dati identificativi del veicolo venivano comunicati al telefono da Zedda a Lai che poi li inseriva nei dati sul pc dell'ufficio e indicava l'esito regolare delle prove, così da ottenere dalla sede centrale della Motorizzazione civile rilascio del tagliando adesivo con il codice d'indentificazione. Per farlo arrivare alla sede di Nuoro si seguivano due vie, secondo quanto emerso dalle indagini: o si cercava di recapitare il bollino originale, oppure il personale di Dorgali dettava il codice antifalsificazione a Zedda e Lai, i quali lo riproducevano, taroccandolo, con la loro stampate. In questo modo è stata possibile la circolazione di veicoli in pessimo stato d'uso, che avrebbero potuto causare incidenti stradali.
GLI IMPUTATI È al vaglio della magistratura la posizione di altre sei persone per concorso in falso ideologico. Fra le persone finite agli arresti domiciliari nel giugno scorso figurano l'ex sindaco di Nuoro Martino Corda, 69 anni, amministratore di fatto della "First Car Test", suo figlio Ninni, 34 anni, in qualità di responsabile tecnico della società, e Francesco Cambone, 42 anni, loro dipendente e socio.