Se in Italia le donne fanno sempre meno figli, quelle sarde segnano un vero e proprio record negativo.

Nell’Isola nascono 5,2 bimbi ogni mille abitanti, ed è il dato più basso al mondo, mentre il numero medio di nascite per mamma è 0,99 (a livello nazionale 1,25), ed è un fenomeno che peggiora di anno in anno.

“Culturalmente le donne sarde avevano un’età al matrimonio più alta rispetto al resto del Paese, perché dovevano portare in dote un ‘corredo’, e ci voleva tempo per mettere insieme le risorse – spiega Marco Zurru, docente di Sociologia dell’Università di Cagliari -. Oggi questa regola ha subìto una trasformazione ma l’effetto è lo stesso: le donne per entrare nel mercato del lavoro e costruire la loro professionalità devono avere un più alto tasso d’istruzione, una serie di ‘conquiste’ e titoli, che inevitabilmente fanno slittare o abbandonare la scelta di mettere su famiglia”.

A incidere, aggiunge Zurru, sono anche le motivazioni di tipo economico e la valutazione di servizi e politiche ad hoc.

(Unioneonline)

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