Villanovaforru piange Emilio Pusceddu: «Lavorava da morire, il lavoro l’ha ucciso»
Il sindaco Maurizio Onnis ricorda il compaesano che ha perso la vita schiacciato tra due tir: «Era uno dei motori instancabili della nostra comunità»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Lavorava da morire. E il lavoro l’ha ucciso questa domenica mattina tiepida, d’inizio novembre, di ponte, in un capannone qualsiasi».
È struggente il ricordo di Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru, paese che aveva dato i natali a Emilio Pusceddu, l’imprenditore di 56 anni che questa mattina è morto a Sardara, schiacciato tra due tir della sua azienda, sui quali stava lavorando. Un dramma che ha sconvolto un’intera comunità.
«Il sole è tramontato su questa giornata orribile. Non do voce al dolore della comunità, perché non ne sono capace. Ma un bel pezzo della carica vitale che spinge avanti questo paese promanava da lui e io mi sento in debito. Perciò parlo», scrive il primo cittadino, in punta di penna.
«Emilio era un uomo sanguigno, viscerale. Impossibile convincerlo del contrario quando si metteva in testa una cosa. Impossibile fargli abbassare la voce quando discuteva. Generoso, molto generoso. Sempre un favore, sempre dare una mano a chi chiedeva», prosegue Onnis, «con la sua impresa e i suoi camion, caricava e scaricava merce fin su nel cuore d’Europa. Un imprenditore coi fiocchi. Non temeva la concorrenza. Non temeva la competizione. Dava lavoro, fondamentale».
Pusceddu, dice il sindaco, «difendeva Villanovaforru come ciascuno di noi difende la propria casa. Non si tirava mai indietro se c’era da sponsorizzare una manifestazione, un comitato, una festa. Era uno dei motori instancabili del paese».
Il pensiero va «alla moglie. A tre figli che cercano la strada nel mondo. A Villanovaforru non manchi mai, col nostro impegno, la spinta che lui sempre le ha dato».
(Unioneonline/E.Fr.)