Un’ondata di solidarietà arriva dal mondo delle istituzioni e dei sindacati dopo le scritte intimidatorie fasciste che hanno preso di mira la sede della Cgil di via Parrocchia a San Gavino Monreale e il segretario generale Maurizio Landini.

Ferma la condanna del sindaco Carlo Tomasi: "Un atto vile da condannare per il ruolo importante del sindacato e solidarietà anche alla famiglia, la cui abitazione confinante è stata imbrattata dalle scritte”. Intanto il segretario di organizzazione territoriale Gabriele Virdis ha presentato la denuncia contro ignoti ai carabinieri di San Gavino: “È la prima volta in oltre 40 anni di attività che subiamo un atto del genere. La nostra azione non si ferma: siamo e saremo sempre al fianco dei lavoratori. Anche nel ventennio fascista la dittatura inizio con l’attacco alle sedi dei sindacati”.

La scritta alla sede della Cgil di San Gavino (foto Pittau)
La scritta alla sede della Cgil di San Gavino (foto Pittau)
La scritta alla sede della Cgil di San Gavino (foto Pittau)

Solidarietà alla Cgil arriva dalla segretaria generale della Cisl del Medio Campidano Loredana Zuddas . Dura condanna inoltre da parte del segretario provinciale del Pd Gigi Piano: “Le scritte con cui è stata imbrattata la sede della CGIL e l’abitazione di un privato cittadino dicono molto della violenza e della ignoranza di chi le ha fatte. L’attacco alle sedi del sindacato e al suo segretario ci impone non solo il dovuto fraterno sostegno contro un atto vandalico vergognoso, ma, soprattutto, impone la richiesta che i balordi colpevoli vengano individuati e puniti. Il sindacato, oltre ad essere il presidio essenziale di tutela dei diritti dei lavoratori, è presidio di partecipazione democratica sul territorio. Chi lo colpisce in modo così violento e vigliacco si pone fuori da ogni logica democratica e antifascista e mira ad intimidire chi si impegna quotidianamente per i lavoratori e per una società più equa e giusta”.

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