«I genitori dovrebbero insegnare alle figlie a non scimmiottare i maschi e non ubriacarsi!!».

Massimiliano Orrù, comandante della Polizia municipale di San Gavino Monreale, affida a Facebook la sua personalissima versione della frase che da giorni rimbalza sui profili social in seguito allo stupro di cui è stata vittima una 19enne palermitana fatta ubriacare e violentata da un branco di coetanei.

«L'unica cosa da fare quando si è con una ragazza ubriaca è riportarla a casa. Insegnatelo ai vostri figli», questo il testo originale al quale il capo dei vigili ha pensato fosse giusto offrire una declinazione nuova a commento del post di una sua amica social. A chi gli chiedeva «Perché ubriacarsi è accettabile per i maschi?», ha risposto: «A noi maschi fa bene ogni tanto… a voi invece malissimo. Restate donne e non cercate di fare gli uomini… Siete femmine e non maschi».

Infine, di fronte all'arrendevole replica dell'interlocutrice, ha suggerito: «Ecco fai la cosa giusta… vai a dormire che voi donne non dovreste stare in giro, nemmeno virtuale, a quest'ora… Notte e chiudi a chiave». I messaggi – pubblici – sono stati poi cancellati dal comandante, inutilmente. Perché in tanti avevano già congelato la conversazione in una serie di screenshot che da 48 ore circola dentro e fuori San Gavino Monreale scatenando una bufera intorno al Municipio guidato dal sindaco Carlo Tomasi. A cui il centro antiviolenza del Medio Campidano Feminas ha chiesto vengano presi provvedimenti «utili a censurare il pessimo comportamento del dipendente, nonché pubblico ufficiale».

Tomasi si dice «in forte imbarazzo»: «Ovviamente prendiamo le distanze dalle parole del comandante che rischiano di danneggiare un'amministrazione da sempre impegnata per difendere i diritti di tutti e delle donne in particolare».

Mariella Careddu

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