Arieddas - La Cucina della Marmilla” è il nuovo progetto di cucina che ha già aperto le sue porte all’interno della tenuta agricola di Su’entu.

L’iniziativa, creata dalla famiglia Pilloni con il supporto dello Chef Pier Giorgio Parini e con la guida in cucina dello Chef Francesco Vitale, è una novità nel panorama regionale dove per la prima volta un’azienda vitivinicola dà vita a un progetto di ristorazione aperto a pranzo e a cena.

Arieddas nasce con l’idea di raccontare la Marmilla soprattutto attraverso gli ingredienti e le preparazioni che caratterizzano questa sub regione dell’Isola, cui fin dalla sua nascita Su’entu ha dedicato grande attenzione.

LA TRADIZIONE – La Marmilla è un territorio scarsamente popolato che vanta una tradizione enogastronomica di tutto rispetto: la grande storia cerealicola, i pani tradizionali come il civraxiu di Sanluri, le paste locali come le Lorighittas di Morgongiori, le leguminose, lo zafferano e gli animali da cortile. Su questa base di ingredienti lo Chef Pier Giorgio Parini, in passato insignito con la Stella Michelin, ha dato il suo contributo alla nascita di Arieddas, che vede ai fornelli l’impegno quotidiano del giovanissimo e talentuoso Chef Francesco Vitale, cresciuto alla corte di grandi Chef come Heston Blumenthal e Andrea Berton.

IL RECUPERO – Gli spazi di Arieddas, che originariamente ospitavano le botti di legno e di acciaio della prima Cantina, rinascono oggi grazie al recupero curato dagli architetti Mario Casciu e Francesca Rango e si arricchiscono grazie alle mani degli artisti ed artigiani Walter Usai con i suoi piatti, Lello Porru con le sue ceramiche, Maria Antonia Urru con i suoi tessuti.

«Il mio sogno – spiega Salvatore Pilloni, fondatore dell’azienda – è sempre stato quello di vedere queste colline animate e popolate, con Arieddas aggiungiamo un importante tassello».

«Arieddas è un progetto al quale lavoriamo da anni – le parole di Valeria e Roberta Pilloni, alla guida di Su’entu con il fratello Nicola – che unisce la possibilità di vivere in vigna un’esperienza con la possibilità di consumare un pasto e godere del paesaggio e della natura circostante».

«Il nostro impegno per raccontare il territorio – aggiunge il direttore commerciale Giovanni Melis – cresce ancora di più con questo progetto. In futuro contiamo di poter portare Arieddas in giro dai nostri clienti e descrivere i vini con i nostri ingredienti».

(Unioneonline/v.l.)

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