L’allarme risuona puntuale, rafforzato dal rapporto Gimbe (Gruppo Italiano per La Medicina Basata sulle Evidenze). La Sardegna ha perso – tra il 2019 e il 2023 – il 39 per cento dei medici di medicina generale, qualcosa come 400-450 professionisti che, per ragioni di età, hanno lasciato la professione. Insomma, siamo gli ultimi in Italia.

Questa voragine si è aperta soprattutto nei paesi più piccoli e nelle zone disagiate. Il ricambio, di fatto, non c’è stato e non c’è: i medici di nuova generazione vengono “pescati” dalla scuola di specializzazione, che riserva per loro un corso triennale. Il risultato che molti sono inseriti negli ambulatori da specializzandi, ma non sempre accettano le località più difficili da raggiungere.

C’è poi un altro aspetto: nel 2024 i partecipanti al concorso nazionale per il Corso di formazione specifica in Medicina generale sono stati inferiori ai posti disponibili: -17 candidati (-28%) rispetto alle borse finanziate (media Italia -15%).

Tutti i dettagli nell’articolo di Lorenzo Piras su L’Unione Sarda in edicola e sull’app.

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