Allargare all’Isola la normativa nazionale che consente le macellazioni per uso familiare nelle proprie aziende, come già avviene per i suini, anche per gli ovicaprini e i bovini. Lo chiedono i rappresentanti del movimento dei pastori sardi che stamattina hanno incontrato l’assessora regionale all’Agricoltura, Valeria Satta, e Giovanni Filippini, direttore generale dell’istituto zooprofilatico sperimentale della Sardegna, in rappresentanza dell’assessore alla Sanità, Carlo Doria.

«Adeguare la legge significa evitare i passaggi nei mattatoi - spiega Fabio Pisu, uno dei portavoce dei pastori sardi -, resterebbero comunque i controlli Asl, così come prevede la norma nazionale». Gli allevatori dunque chiedono che anche la Sardegna, come già avviene in tante altre regioni italiane, metta in atto una specifica norma regionale.

«Sono favorevole all’allargamento delle maglie troppo ristrette della norma regionale e ci impegneremo per intervenire subito», ha detto l’assessora, ma l’ultima parola spetta al collega della Sanità. 

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