In Sardegna sono quasi 3 mila le imprese danneggiate da 1.200 lavoratori fantasma. Anche Confartigianato Sardegna dice stop all'abusivismo nei settori dell'acconciatura e dell'estetica. E lo fa, insieme ad altri partner, da oggi e per tre settimane, attraverso una campagna di sensibilizzazione via web e social, con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Nell'isola si calcola - secondo i dati dell'associazione - che per ogni tre imprese regolari ci sia almeno un'attività "fantasma". Questo fenomeno è stato aggravato dalle conseguenze della pandemia Covid-19 che hanno consentito l'inserimento nel mercato di figure che, a dispetto delle disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio, sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari.

Si aggiunge al quadro il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.

«La campagna di sensibilizzazione mira ad accendere un faro anche sul tema del lavoro a domicilio mettendo in guardia i cittadini sul fatto che ricevere trattamenti nella propria abitazione o in locali non a norma è illegale e che scegliere di rivolgersi a imprese regolari vuol dire sostenere i diritti dei lavoratori, l'economia del Paese e lo sviluppo delle imprese»,  affermano Giacomo Meloni e Daniele Serra, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Sardegna, «l'iniziativa è nata con l'intento di sensibilizzare la collettività sul fatto che affidandosi a operatori non qualificati ci si espone a seri rischi, per la pelle, per le unghie e per il cuoio capelluto. In una situazione di inosservanza delle norme vigenti, si può correre addirittura il rischio di ricevere a propria insaputa trattamenti che possono essere effettuati solo da personale medico specializzato, che possono comportare danni, perfino molto gravi, alla salute». 

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata