Non solo luce e gas. In Sardegna aumenteranno anche le bollette dell’acqua. La conferma arriva dall’Egas (Ente di governo d’ambito della Sardegna) che controlla il settore idrico dell’Isola. “Ma non si deve parlare di stangata”, precisa il presidente Fabio Albieri, “nel settore dell’acqua non avremo incrementi sconsiderati del prezzo come succede per l’energia”. 

MAGGIORI COSTI. E sono proprio i rincari della corrente elettrica a costringere l’ente a ritoccare le tariffe. Abbanoa, che gestisce il servizio idrico ed è vigilata da Egas,  nella sua bolletta affronta spese maggiori per gestire le fasi che vanno dalla fornitura alla depurazione. Uscite che bisogna coprire, per non creare problemi ai bilanci. 

QUANTO?  “Il nostro è un mercato regolato”, spiega Albieri, “Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ndr) impone dei vincoli stringenti sulle tariffe, nell’ambito di un piano triennale. Quindi gli aumenti, che sono nelle cose in questo momento storico, saranno più del 2% che del 20%”. O magari del 5%. La decisione di Egas sulla questione è imminente: “Siamo già al lavoro”, prosegue il presidente, “la rideterminazione sarà stabilita entro l’anno, forse già il mese prossimo”

L’IMPATTO.  La decisione non dovrebbe avere un impatto su tutte le classi di utenti, secondo Albieri: “Il bonus idrico sociale va incontro ai cittadini con Isee fino a 20mila euro, quindi parliamo di una soglia abbastanza alta. Per loro ci sono delle agevolazioni importanti”. 

LA RASSICURAZIONE. Aumenti sì, quindi, ma minimi. Il presidente di Egas tiene a sottolineare un aspetto: “Non ci saranno bollette pazze o aumenti folli, quei tempi sono finiti”, assicura riferendosi ad Abbanoa e al periodo di fuoco dei conguagli. 

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