Mille euro di multa ciascuno. Questa la sanzione in cui sono incappati i tre uomini sorpresi dagli uomini del Corpo Forestale di Trinità D'Agultu a pescare illegalmente ricci di mare sulla costa.

I tre, alla vista dei forestali, hanno cercato di nascondersi tra la vegetazione e di occultare quanto pescato, ma invano.

Ai trasgressori sono stati così sequestrati 4000 ricci, subito riversati a mare perché ancora in vita, oltre a un vasetto di polpa di riccio già confezionato e l'attrezzatura da sub, ovvero bombole, coppi e ganci di raccolta.

"I reparti costieri e le motovedette delle basi navali del Corpo forestale e di vigilanza ambientale –spiega una nota ufficiale - sono costantemente impegnati nella prevenzione della pesca di frodo in genere e in particolare della raccolta abusiva del prezioso riccio di mare, il cui depauperamento della risorsa è diventato preoccupante.
L'echinoderma è, infatti, un importantissimo elemento per l'ecologia della catena alimentare marina, essendo la base per il nutrimento di numerose e importanti specie ittiche e quindi, a maggior ragione, meritevole di tutela e protezione”.

(Unioneonline/l.f.)

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