Traffico illecito di rifiuti con profitti per milioni di euro: tre arresti e 12 indagati tra Olbia, Telti e il Sud Sardegna
I carabinieri del Noe hanno sgominato un giro illecito in grado di movimentare e smaltire illegalmente 1.300 tonnellate di immondizia e scarti di ogni genere, anche pericolosiIl sito di stoccaggio non autorizzato (Foto Carabinieri)
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Un traffico illecito in grado di movimentare 1.300 tonnellate di rifiuti, con profitti per oltre 1,5 milioni di euro.
È quello scoperto dai carabinieri del Noe di Sassari e Cagliari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Cagliari, nel corso di un’operazione investigativa culminata con quindici ordinanze di misura cautelare, tre arresti domiciliari e dodici divieti di dimora.
Sotto indagine undici persone di origine bosniaca residenti ad Olbia e Telti e quattro italiani titolari di società operanti nel settore del trattamento e recupero di rifiuti metallici del cagliaritano.
Nel corso delle indagini è stato individuato a Olbia un sito di stoccaggio non autorizzato di rifiuti metallici e Raee gestito da una famiglia di origine bosniaca, da dove venivano prelevati quotidianamente ingenti quantitativi di rifiuti che venivano trasportati presso gli impianti di trattamento nel Sud Sardegna per lo smaltimento.
Le ditte coinvolte avrebbero svolto le stesse operazioni di raccolta presso altri depositi abusivi di rifiuti, anche pericolosi, come batterie al piombo esauste o apparati refrigeranti.
(Unioneonline/l.f.)