Space economy, laboratori con gli studenti, ospiti internazionali, talks spaziali e networking tra aziende e stakeholders, la seconda edizione del Festival dell’Aerospazio, diretto dall’ingegnere aerospaziale Marilisa Pischedda, chiude i battenti con un  ottimo bilancio anche in termini di presenze. Oltre 1000 i visitatori ogni giorno che hanno mostrato curiosità e interesse per le meraviglie del cosmo e, grazie all’area espositiva, hanno potuto conoscere e, in alcuni casi, toccare con mano, innovazioni legate al settore aerospaziale.

Con il settore aerospazio la Sardegna può andare nel mondo ed il mondo può arrivare nell’Isola; fondamentali il sostegno e l’attenzione fornito dalla Regione Sardegna, come precisato dal vice governatore, Giuseppe Meloni, e dalle importanti risorse stanziate dal Governo, “un miliardo e mezzo di risorse di fondi Por Fesr per l’aerospazio”, come ricordato da Massimo Temussi, direttore generale politiche attive del lavoro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Allo stesso modo importante è potenziare la comunicazione mostrando al resto del mondo l’alto livello di progettualità e innovazione che già si attua nell’Isola, grazie alle Università e ai centri di ricerca, e le tante potenzialità offerte.

Tra i momenti più suggestivi il collegamento con la stazione “extraterrestre” Concordia, nell’Altopiano Antartico, tra Marilisa Pischedda e l’ingegnere e ricercatore Marco Buttu, che ha raccontato le attività di ricerca che vengono portate avanti nell’Antartide, e l’incontro con l’astronauta Walter Villadei, protagonista della terza missione privata diretta verso la stazione spaziale internazionale (ISS) organizzata da Axiom Space. In conclusione del ricco programma della tre giorni la presentazione, in anteprima, dei risultati del progetto innovativo Hems di Areus (Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna) che, in collaborazione con Sardegna Ricerche, ha lanciato il progetto sul futuro dell’elisoccorso. Per i piloti degli elicotteri le migliori soluzioni per agevolare il volo in condizioni difficili grazie all’utilizzo di webcam e strumentazione di bordo di ultima generazione.

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