Olbia, presentata la Via dei Patroni: da Sant’Antonio Abate a San Simplicio
Un tracciato in cinque tappe dall’Anglona alla Gallura, tra fede, storia e naturaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Unisce le due sedi patronali, passando per quella vescovile, attraverso un percorso tra i luoghi di culto che, con il filo della storia universale della cristianità, consente di collegare l'Anglona alla Gallura. Stiamo parlando della Via dei Patroni.
Un percorso tra natura, arte e spiritualità da Olbia a Castelsardo, tracciato dalla Diocesi di Tempio Ampurias e presentata questa mattina nella Basilica di San Simplicio a Olbia, alla presenza del vescovo, monsignor Roberto Fornaciari, dell'archeologo che ha curato il progetto, Simone Falqui, e del direttore dell'Istituto Euromediterraneo, don Giorgio Diana. Cinque tappe tra i siti religiosi del cammino che parte dal patrono di Castelsardo, Sant'Antonio Abate, si ferma alla chiesa di Nostra Signora di Monte Alma a Nulvi, prosegue alla cattedrale di San Pietro a Tempio Pausania, passa per l'Eremo dei santi Nicolò e Trano a Luogosanto e si conclude alla Basilica del martire Simplicio, peregrinando tra le figure che hanno rappresentato la storia religiosa della diocesi e tra la suggestione paesaggistica dei territori che la custodisce.
Un viaggio spirituale per (ri)scoprire la profondità del messaggio evangelico attraverso il patrimonio culturale ma anche un'esperienza di ricerca interiore tra i ritmi lenti della natura, della cultura e delle tradizioni raccontate dall'accoglienza autentica delle comunità, tra i Comuni di Tergu, Sant'Antonio di Gallura, Martis, Laerru, Perfugas e Bortigiadas. Manca solo la cartellonistica che indica l'itinerario che sarà segnalato con il logo stilizzato della diocesi di Tempio Ampurias, Via dei Patroni è quasi pronta per essere percorsa e in previsione del prossimo Giubileo ambisce a diventare una strada maestra.
«Il progetto rientra in quello più ampio regionale di rilancio del territorio che va oltre la promozione delle risorse turistiche estive, incentivando la valorizzazione dei beni naturalistici, archeologici e socio antropologici e la nostra diocesi ha aderito alla proposta della Regione, in accordo con la Comunità episcopale sarda, di presentare un progetto che coinvolgesse i beni e le comunità inseriti nel territorio di nostra competenza: la Via dei Patroni è un percorso per viandanti e pellegrini che permette di incontrare luoghi un po' speciali perché hanno sia una valenza spirituale e religiosa sia artistica e naturalistica, ed è pensato, oltre che per i fedeli, anche per i turisti che apprezzano la vacanza alternativa al mare tra valli e boschi da percorrere lentamente a piedi o in bicicletta», ha spiegato il vescovo della diocesi che comprende trentuno Comuni e si estende per quasi duemila e settecento chilometri quadrati.