Si amplia il progetto di padre Marian Gâinâ e la chiesa ortodossa romena di Olbia, unica in Sardegna, cresce.

Qualche giorno fa, il sacerdote a capo della comunità ha firmato il contratto di concessione gratuito di uno spazio di seimila metri quadri, donato dal Comune per novantanove anni, adiacente al terreno di tremila metri quadri su cui, in piena pandemia, è sorto il luogo di culto costruito interamente in legno di abete e di quercia, cesellato da ebanisti rumeni.

Nei nuovi spazi saranno costruiti un oratorio, la casa parrocchiale e un parco giochi per i più piccoli.

«L’oratorio servirà a tutti i bambini per il catechismo, per imparare la lingua romena e per tante attività legate alle feste e alle tradizioni della nostra comunità», ha spiegato padre Marian, specificando che la sua parrocchia è frequentata da tante giovani famiglie e da tanti bimbi. Dedicata a San Giovanni Battista e Sant'Efisio, di cui è conservata una reliquia, la posa della prima pietra della chiesa si deve all'imprenditore miliardario romeno Dan Petrescu, di casa in Gallura e principale benefattore della chiesa romena olbiese, che ha donato centomila euro per la sua realizzazione poco prima di perdere la vita in un incidente aereo mentre, alla guida di un jet privato, decollava da Linate diretto a Olbia.

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