I carabinieri di Olbia hanno individuato e arrestato un uomo accusato di far parte di una banda di narcotrafficanti con ramificazioni internazionali.

L'uomo, di origine ucraina, si trovava a bordo di una grossa imbarcazione ormeggiata al porto turistico.

Le indagini, coordinate prima dalla procura di Lucca, poi dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, hanno portato al fermo di altre due persone, anch'esse originarie del Paese dell'Europa orientale.

Secondo quanto appurato dall'inchiesta, la banda, che aveva appoggi, oltre che in Ucraina, anche in Olanda e in Germania, importava importava in Italia stupefacenti di ogni tipo (ecstasy, cocaina, chetamina, Lsd e altri allucinogeni, hashish e marijuana).

Tali stupefacenti venivano messi in vendita sul cosiddetto "darknet", ovvero il web nascosto, spesso e volentieri utilizzato per traffici illeciti, e pagati dagli acquirenti in bitcoin.

Per le spedizioni la banda utilizzava vari stratagemmi, come nascondere la droga in scatole di giochi per bambini o in confezioni di integratori alimentari, perfettamente riprodotte.

Gli investigatori si sono messi sulle tracce dei responsabili dopo un sequestro di quasi 700 pastiglie di ecstasy all'aeroporto tedesco di Francoforte, cui è seguito il sequestro di ulteriori 10mila pasticche e di mezzo chilo di cocaina e altre sostanze.

A dare la svolta definitiva alle indagini è stato l'arresto di un 27enne ucraino residente a Lucca, trovato in possesso anch'egli di migliaia di pastiglie e altra droga.

Quindi gli inquirenti sono risaliti ai complici, tra cui un connazionale del giovane che, come detto, è stato scovato in Sardegna, nel porto della città gallurese.

(Unioneonline/l.f.)
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