Drammatica situazione in Gallura per la totale inadeguatezza degli organici del Centro di Salute Mentale dell’ospedale Giovanni Paolo II. Un esiguo numero di specialisti affronta ogni giorno difficoltà insormontabili, gli psichiatri riescono a malapena ad affrontare le emergenze.

Si parla di poche unità in servizio, per i pazienti psichiatrici e le loro famiglie è un dramma quotidiano. Detenuti con problemi di dipendenza o patologie psichiche non possono chiedere misure alternative al carcere perché gli psichiatri della Asl non possono seguirli e predisporre i percorsi terapeutici. L’impossibilità degli specialisti a rispondere a tutte le richieste è un dato, purtroppo, che colpisce pazienti e familiari.

L’assessora comunale ai Servizi Sociali di Olbia, Simonetta Lai, spiega: «Gli psichiatri della Asl sono provati, il numero esiguo di specialisti non consente una adeguata risposta alla domanda di prestazioni. I familiari dei pazienti sono disperati, si rivolgono al Comune per delle prestazioni che noi non possiamo garantire, anche per la somministrazione di farmaci. Ci sono atti che il Csm ha difficoltà a rilasciare per la mancanza di personale medico. I pazienti hanno necessità dei documenti per ottenere i sussidi e il supporto di inclusione sociale. Senza si resta fuori. E ci sono problemi anche per le domande alla Commissione medica. Le famiglie dei pazienti sono allo stremo». 

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