Navi ferme a Olbia, l’odissea dei viaggiatori: «Ingannati e sballottati da un traghetto all’altro»
Il racconto del sindaco di Santa Maria Coghinas, fra i passeggeri bloccati per una notte in portoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Fermi in porto per ore, ingannati dalle compagnie di navigazione». È la rabbia del sindaco del Comune di Santa Maria Coghinas, Pietro Carbini, bloccato per una notte a bordo della nave Grimaldi, ferma in porto a Olbia insieme alla Moby Lines a causa del maltempo, «senza preavviso e sballotati da un traghetto all’altro che poi non è partito».
I disagi hanno colpito passeggeri e camionisti con mezzi al seguito, già imbarcati sulla Moby.
Le due navi ieri sera, martedì 19 novembre alle ore 22, dovevano mollare gli ormeggi dalla banchina Isola Bianca, una doppia corsa per dirigersi verso lo scalo di Livorno. Le condizioni meteo marine avverse presso il porto toscano ne hanno impedito la partenza.
«Mentre la Moby ha comunicato la sera stessa che la nave non sarebbe potuta partire a causa del mare in burrasca, dalla nave Grimaldi fino alle 21.30 si annunciavano le prenotazioni che avrebbero garantito la partenza», spiega il sindaco, in viaggio con una delegazione composta da quattro amministratori del Comune di Santa Maria Coghinas i quali, una volta sbarcati nel porto toscano dovevano raggiungere la città di Torino per partecipare alla 41esima assemblea congressuale Anci. «Quindi il caos per spostare camion e auto dalla nave Moby al traghetto Grimaldi, e il rinnovo del biglietto, pagato due volte, seppure rimborsabile», spiega Carbini. «Ma oltre al danno anche la beffa: alle 22 hanno chiuso gli sportelloni comunicando che la nave non sarebbe partita».
Una lunga odissea per i passeggeri che, questa mattina, alle 10.30, orario di partenza per Livorno, erano ancora fermi in banchina in attesa di partire, tra incertezze e proteste. Soltanto alle 11.15 la nave Grimaldi ha mollato gli ormeggi.