Maxi-piantagione di cannabis: a Olbia si indaga su 10 persone
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Hanno fatto scena muta davanti al gip Giuseppe Grotteria i due uomini arrestati per la maxi coltivazione di Cannabis indica (oltre 5mila piante) trovata dai carabinieri nelle campagne di Olbia.
Ma il silenzio di Giovanni Canale e Giovanni Zarra, difesi da Tito Flagella e Pietro Fresu, non ferma le indagini condotte dai militari del Comando provinciale di Sassari.
Il personale dell'Arma sta infatti verificando la posizione di una decina di persone che, stando a indiscrezioni, sono coinvolte, a diverso titolo, nelle attività di preparazione del terreno utilizzato per la piantagione, nella realizzazione degli impianti di irrigazione, nell'attività di trasporto di materiale e nella cura delle piante.
Su questo filone dell'inchiesta c'è il massimo riserbo degli inquirenti.
La piantagione si trova a poca distanza dalla frazione olbiese di Berchiddeddu e Giovanni Zarra è residente nella frazione di Sos Coddos, poco lontano dal sito scoperto dai carabinieri.
Altre persone, stando all'ipotesi investigativa al vaglio dei pm di Tempio, avrebbero lavorato negli appezzamenti irrigati e curati, ricavati a ridosso della macchia mediterranea.
E adesso il numero degli indagati potrebbe aumentare rapidamente.