Pronta la nuova Giunta di Loiri Porto San Paolo. Dopo la sentenza del Tar  che ha imposto al sindaco, Francesco Lai, di ricomporre l’esecutivo bilanciando la rappresentanza di genere, fa il suo ingresso tra i banchi della maggioranza l’assessora Francesca Asole, designata i Servizi Sociali. "Ora continuiamo a lavorare nell’interesse esclusivo dei nostri concittadini”, ha commentato il primo cittadino gallurese, che riconferma le deleghe ad Andrea Piredda, vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, Alessia Folino all’urbanistica e Riccardo Biancu al Turismo e Sport.

A lasciare la poltrona in favore della nuova assessora è stato Antonello Molino che, assicura Lai "continuerà a portare avanti il lavoro svolto in questi mesi, con serietà e competenza, dai banchi del consiglio comunale al fianco del Sindaco con specifiche importanti deleghe”. A imporre al Comune costiero il rimpasto dell’esecutivo era stata  la sentenza del tribunale amministrativo  a cui era ricorsa la conigliera di Parità della Regione, Maria Tiziana Putzolu, su segnalazione da parte della minoranza consiliare.

"L'azione ostruzionistica della minoranza ha sortito l'unico effetto di rafforzare ancora di più l’operato della maggioranza, che viaggia spedita per rispettare gli impegni assunti con gli elettori nello scorso mese di giugno”, afferma il sindaco.  Che contesta in primis l’applicazione a macchia di leopardo della Legge del Rio.

La normativa prescrive che nelle giunte dei Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico. Nel giugno scorso Francesco Lai, per il suo secondo mandato, aveva composto la Giunta con 3 uomini e una sola donna, escludendo dal computo la carica del sindaco.

"L’assurdità della norma che prevede (a fasi alterne) il conteggio del sindaco, all’interno della percentuale da rispettare, nonostante non sia nominato ma eletto direttamente dai cittadini”, aveva commentato ieri Lai, critico anche nei confronti della consigliera di parità. “Lascia sbigottiti, piuttosto, la condotta della consigliera regionale di parità che, nonostante sia a conoscenza di decine di casi identici o simili a quello del Comune di Loiri Porto San Paolo, se non altro perché ne ha chiesto conto mediante formale accesso agli atti nella sua qualità di pubblico ufficiale, ha tuttavia misteriosamente presentato ricorso solo nei confronti del nostro Comune”.   

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