L’Area Marina protetta di Santa Teresa Gallura: un patrimonio da tutelare e valorizzare
Vanno avanti gli appuntamenti della “Grande Festa dell’Amp”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’accogliente Centro Taphros della Stazione Marittima di Santa Teresa Gallura ha ospitato ieri il convegno su ricerche scientifiche, archeologiche e naturalistiche nel mare dell’Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Facone. Uno degli appuntamenti della “Grande Festa dell’Area Marina Protetta”, iniziata lunedì 11 e che terminerà a domenica prossima, 17 novembre, organizzata dall’AMP ed il Comune teresino, con la collaborazione dell’Associazione Culturale Mediterrarte, avente lo scopo di sensibilizzare la comunità sull'importanza di proteggere l’ambiente e valorizzare il patrimonio naturale del territorio.
Grande importanza è stata attribuita alle scuole teresine, coinvolte in una serie di iniziative e presenti al convegno stesso; saranno gli stessi scolari e studenti ad attribuire il nome al “polpo” in base ad un concorso di idee, “polpo” che sarà la mascotte dell’Area Marina Protetta. Il convegno, presieduto dal direttore, Yuri Donno, è stato aperto dal vice sindaco Nello Mura. C’è stato poi l’intervento del delegato all’Ambiente e AMP, Sandro Villani, seguito da quello di Tommaso Gamboni, autore, insieme a Pierluigi Angioi, di un libro sulle “Conchiglie nell’Arcipelago di La Maddalena e nelle Bocche di Bonifacio, che ha parlato dell’importanza di queste e della necessità di tutelarle in quanto fonti di vita marina. Francesco Carrera, archeologo subacqueo ministeriale, ha parlato del progetto “Anfitrite” che prevede percorsi archeologici subacquei e virtuali, facendo poi un excursus delle frequentazioni, nell’antichità delle bocche di Bonifacio in base ai ritrovamenti archeologici marini. Alessandro Porqueddu, archeologo e collaboratore della Soprintendenza Nazionale per la protezione del patrimonio culturale subacqueo, ha focalizzato l’attenzione sulle cave di granito nell’antichità, delle quali nel territorio dell’area marina protetta esistono importanti testimonianze. Andrea Pala, collaboratore scientifico dell’AMP si occupa invece del coralligeno. Il convegno è stato impreziosito dall’allestimento di una bella mostra di fotografie sottomarine realizzate da Carlo Puligheddu e Antonio Colacino.