La Maddalena, studenti-sub per monitorare la posidonia oceanica
Gli allievi dell'istituto superiore Giuseppe Garibaldi parteciperanno alle immersioni guidate del Parco NazionalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Partirà a breve un progetto, organizzato dal Parco Nazionale di La Maddalena, in collaborazione con Rotary Club isolano, che porterà alcune classi dell’Istituto di Istruzione Superiore Giuseppe Garibaldi, ad osservare e studiare, effettuando anche delle immersioni, sotto la guida e il controllo del personale dell’ente, la posidonia oceanica. Ne ha dato notizia la commissaria del Parco, Rosanna Giudice.
«Gli studenti dovranno curare un giornale di immersione dove dovranno annotare giorno e orario delle immersioni, temperature e condizioni climatiche in genere descrivendo tutto ciò che osserveranno. Al termine di questa esperienza che per loro sarà interessante e importante dovranno relazionare organizzando un convegno dove dovranno descrivere quello che hanno fatto quello che hanno visto dovranno anche trasmettere le emozioni provate».
Del tutto, aggiunge la commissaria Giudice, si potrebbe ipotizzare la stesura e la stampa di un libricino. Il Parco Nazionale ha in corso dallo scordo anno, operazioni di ricucitura della posidonia oceanica, strappata in particolare dagli ancoraggi estivi. Sicuramente anche questi fondali saranno oggetto di osservazione e di studio per gli studenti. La posidonia oceanica ha un’importanza fondamentale per gli equilibri dei fondali marini, basti pensare che nelle praterie di essa, purtroppo in forte riduzione, vivono, trovano sostentamento e si riproducono diverse specie di fauna marina. Ma la posidonia oceanica svolge un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda le spiagge. Molte delle spiagge dell’arcipelago infatti, a cominciare dalla rinomata Spiaggia Rosa, hanno un’alta percentuale di sabbia carbonatica, d’origine animale, cioè derivante da gusci. E si tratta di organismi che vivono attaccati alla posidonia oceanica.