In entrambe le recenti votazioni sui nuovi Disciplinari del Parco nazionale di La Maddalena, assunte a maggioranza del Consiglio Direttivo (6 voti favorevoli e 1 contrario), il primo sul noleggio e l’altro sulla locazione di unità da diporto, chi, in entrambi i casi, ha espresso voto contrario è stata la consigliera Lucia Spanu, presidente della sezione maddalenina di Italia Nostra.

Per quanto riguarda il primo disciplinare, Lucia Spanu ha motivato il proprio voto contrario asserendo, come si legge nella delibera pubblicata ieri, che il Parco «nei quasi trent’anni di vita, non può rinnegare la propria linea di pensiero e di azione - sancita dalla Legge 394/91 e dal D.P.R. 17/05/96 – condotta, supportata e validata dal Ministero dell’Ambiente nei vari atti emanati, che ha sempre mantenuto la quota del 75% del servizio riservato ai residenti nell’area del Parco per entrambe le attività di noleggio e locazione. Entrando nel merito del disciplinare per il noleggio in discussione» riporta sempre la delibera, Lucia Spanu «fa presente che, congelando soltanto il 10% per i residenti e destinando il restante ai non residenti, verrebbe meno il principio del 75/25%». Questo precedente, a suo avviso, «non consentirà il raggiungimento di un equilibrio con conseguente inversione del diritto del 75% del servizio destinato ai residenti, diritto, fino ad oggi, garantito dalle norme di salvaguardia e da tutti gli atti emanati dagli organi di gestione dell’ente parco».

Lucia Spanu ha concluso affermando che il suo voto contrario «è anche confermato dalla considerazione che la procedura per la stesura dei due nuovi disciplinari non sia stata condotta in maniera corretta».

Per quanto riguarda la seconda delibera, sulla locazione di unità da diporto, Spanu, dopo aver ripetuto che la motivazione del voto contrario, così come riportato nella delibera stessa, è data dal fatto che il Parco, «nei quasi trent’anni di vita, non può rinnegare la propria linea di pensiero e di azione - sancita dalla Legge 394/91 e dal D.P.R. 17/05/96 – condotta, supportata e validata dal Ministero dell’Ambiente nei vari atti emanati, che ha sempre mantenuto la quota del 75% del servizio riservato ai residenti nell’area del Parco per entrambe le attività di noleggio e locazione» e ha aggiunto che il proprio voto contrario è dato dal fatto che «lo stesso non contempla il diritto del 75% del servizio di locazione riservato ai residenti, diritto che, fino ad oggi è stato garantito dalle norme di salvaguardia e da tutti gli atti emanati dagli organi di gestione dell’ente Parco».

© Riproduzione riservata