«La gestione Lai è meglio che vada a casa e si passi ad altro capitolo. Visti i fatti, è evidente che non è più in grado di governare». A chiederlo sono i tre capigruppo d’opposizione, Annalisa Gulino (con Alberto Mureddu), Rosanna Giudice e Giovanni Manconi. Causa scatenante di tale richiesta è stata la recente approvazione, da parte della sola maggioranza, della modifica al Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale «che ha abbassato il quorum per l’approvazione delle Delibere, alla soglia minima di legge».

Per le opposizioni, «un chiaro segnale politico che la maggioranza non ha più i numeri per amministrare e ha bisogno di ridurre il quorum». Cosa vuol dire questo abbassamento? Per le opposizioni «significa limitare la partecipazione alle scelte politico–amministrative, limitare la possibilità, a chi la pensa diversamente, di esprimere il proprio punto di vista, significa tagliare fuori chi magari non condivide più il pensiero dell’amministrazione».

Nella stessa seduta di Consiglio comunale, dell’8 marzo scorso, come già pubblicato qualche giorno fa, l’Amministrazione Lai aveva annullato, in autotutela, la delibera n. 70 del 22 dicembre 2023, concernente l’integrazione al PUC in adeguamento al PPR ed al PAI. Delibera che era stato oggetto di contestazioni da parte delle minoranze e ultimamente anche di ricorso al Tar. La contestazione mossa riguardava appunto la sussistenza del numero legale in aula al momento della votazione, sufficiente secondo l’interpretazione del regolamento del Consiglio comunale allora vigente, per la maggioranza, insufficiente invece per le minoranze.

E così lo scorso 4 marzo il sindaco, con decreto, aveva nominato la Commissione consiliare sul regolamento del Consiglio comunale con Valerio Pisano presidente, commissione immediatamente riunita e che ha apportato alcune modifiche ai 60 articoli esistenti, tra le quali quella che abbassa il quorum delle presenze (1/3 in seconda convocazione). A questa modifica «ci siamo opposti», scrivono le opposizioni, «con i nostri voti contrari (Gulino, Mureddu, Giudice, Manconi)». «L'amministrazione Lai a questo punto, deve avere il coraggio e la consapevolezza di dimettersi per il bene del paese!».

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