La Maddalena, la Cittadella della Carità aiuta mille persone: «Ma le scorte di cibo sono quasi esaurite»
La realtà assistenziale spera in nuovi contributi, altrimenti servirà una raccolta straordinariaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Le provviste alimentari della Cittadella della Carità di La Maddalena, stante la situazione attuale, saranno sufficienti soltanto fino al prossimo mese di febbraio.
È quanto affermato il responsabile, Antonello Porcu. E questo nonostante, a dicembre, in aggiunta a quanto distribuito dal Comune e dalla Caritas diocesana, sia stata organizzata una raccolta alimentare che ha portato negli scaffali del centro di via Morosini circa 4400 kg di generi alimentari.
È infatti cresciuto negli ultimi 2 anni il numero delle persone che si rivolgono alla Cittadella della carità, organizzata dalle 2 parrocchie cittadine. Stiamo parlando di quasi 1000 persone che, raffrontate alla popolazione residente, che è di 10.700 abitanti, rappresentano circa il 10% degli abitanti. E le necessità alimentari, di vestiario, nonché le contribuzioni per i pagamenti di affitti, medicine o bombole di gas, si accentuano in particolare nei mesi invernali, quando le possibilità di lavoro in un centro in buona parte ormai ad economia turistica diminuiscono notevolmente con le conseguenti difficoltà, per costoro a far fronte alle necessità loro e dei loro familiari.
Se nel frattempo non arriveranno aiuti del Comune o dalla stessa Caritas diocesana si dovrà pensare, così come avvenuto lo scorso anno, ad una raccolta alimentare straordinaria per far fronte alle necessità impellenti. Gli utenti della città della carità sono per il 40% stranieri.
La Cittadella della Carità fu aperta, nei locali parrocchiali del rione di Due Strade, nel 2021, dall’allora parroco di La Maddalena, don Andrea Domaski e dall’allora vicario, don Davide Mela.