Nelle prime settimane del 1803, ovvero di 220 anni fa, nessuno sapeva, tra la popolazione dell’isola di Maddalena (che allora contava un migliaio di abitanti) e probabilmente nemmeno lo sapeva Giorgio Andrea Des Geneys, che da due anni qui risiedeva, a capo e nella sede della Marina Sardo-piemontese, che la baia di Mezzoschifo, nel litorale del parao (oggi Palau), di fronte alla spiaggia della Sciumara, sotto l’attuale Porto Rafael, era stata ribattezzata col nome di Agincourt. Un toponimo marino questo né corso né gallurese né cagliaritano-campidanese né piemontese e manco francese ma… inglese.

Si dà il caso che questo altro non fosse che il nome di una fregata inglese, l’Agincourt appunto che, sotto il comando del capitano George Frederck Ryves, nelle ventose e gelide giornate che andarono dal 19 al 27 dicembre 1802, scandagliò le acque dell’arcipelago unitamente all’osservazione della costa circostante. Scopo di quella missione invernale (non l’unica) era quello di elaborare una carta nautica che fu successivamente inviata all’ammiraglio Orazio Nelson; il quale già da allora progettava di frequentare in maniera piuttosto assidua queste acque.

Gli inglesi e Nelson sapevano che la pace di Amies tra Regno Unito e Francia era piuttosto fragile e che poteva essere infranta in qualsiasi momento per cui avere una base utile non solo per i rifornimenti ma anche per vigilare sulla flotta francese ormeggiata a Tolone era più che mai necessario. Quella pace fu infranta e a metà maggio del 1803 ripresero le ostilità. A maggior ragione, a quel punto, si rese necessario, per gli inglesi, sorvegliare la marina militare francese nel caso fosse uscita dal porto di Tolone.

Il Regno di Sardegna aveva una posizione di neutralità tra i due stati europei ma ciò non impedì, con un abile equilibrismo da parte sabauda, di consentire alle navi inglesi di approdare nelle proprie acque, addirittura ad un paio di miglia dalla sede ufficiale della propria flotta. Ricordato questo singolare aspetto, alcuni mesi dopo, all’incirca alle 16 del 31 ottobre del 1803 la nave Victory, al comando dell’ammiraglio Nelson, seguita da cinque vascelli e un’imbarcazione di supporto, fece il proprio ingresso nell’estuario maddalenino, gettando le ancore proprio nella baia di Agincourt (Mezzoschifo). «Questo è assolutamente uno dei più bei porti che abbia mai visto», scrisse Nelson. Gli inglesi e Nelson, a più riprese, vi tornarono fino al 1805.

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