Quello che si profila a La Maddalena, per diventare pazienti dei medici di base, Luigi Morra e Paolo Brambilla, che dal 7 luglio diventeranno Medici titolari di incarico, è un altro assalto (come avvenne per la dottoressa Laura Fastame). I cittadini dovranno formalizzare l’istanza online o allo sportello. Online tramite accesso «al Fascicolo Sanitario o direttamente alla piattaforma regionale Zente Web; quest’ultima raggiungibile al link https://zente.sardegnasalute.it/, in possesso di SPID/Pin CIE/Pin CNS/ OTP, e non prima delle ore 9:00 del 7 luglio 2025».

Ne dà informazione la Asl Gallura che prosegue: «La piattaforma regionale permette la scelta on line solo agli utenti che risultano già associati ad un medico, anche se cessato dal servizio. Negli altri casi è sempre necessario recarsi allo sportello». Qualora dovessero rimanere posti disponibili, prosegue la Asl Gallura, «ci si potrà recare anche allo sportello Scelta/Revoca della Casa di Comunità di La Maddalena, dalle ore 9:00 del giorno 07/07/2025. Sarà necessario presentarsi con le fotocopie della carta d’identità e della tessera sanitaria. Può effettuare la scelta anche una persona di fiducia, munita di delega (al massimo per 4 persone), della fotocopia di un proprio documento di identità e della fotocopia del documento del delegante». In questo discorso ed in base a queste disposizioni a nulla vale essere attualmente pazienti dei due medici, che l’incarico lo stanno ricoprendo in via provvisoria (cessando l’incarico provvisorio proprio il 7 luglio), e sui quali erano confluiti d’ufficio i pazienti dei medici Michele Demontis e Paolo Angius, andati in pensione. Precisa infatti la Asl Gallura che «la normativa non permette di assegnare direttamente al medico i pazienti già provvisoriamente in carico, perciò tutti gli assistiti provvisori e anche i cittadini al momento privi di medico di base potranno inoltrare la richiesta». Chi rimarrà fuori, e sono qualche migliaio i pazienti, potrà usufruire dell' Ascot che dovrebbe mantenere in servizio, dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale, i medici in pensione, Carlo Randaccio, Fausto Scotto e Paolo Angius.

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