Il presidente del Parco dell'arcipelago di La Maddalena, Fabrizio Fonnesu, il direttore e la responsabile dell'ufficio Ambiente dell'ente, Augusto Navone e Antonella Gaio, e l'amministratore unico e socio della Samit, Marco Fonnesu, cugino del presidente del parco e comproprietario della struttura ricettiva "La Casitta", sono indagati per concorso in abuso d'ufficio in relazione a una festa in spiaggia, su una grande pedana, del 6 agosto scorso.

Il procuratore di Tempio Pausiana, Gregorio Capasso, ha infatti concluso l'inchiesta e notificato ai 4 l'avviso di chiusura delle indagini preliminari.

L'evento si svolse sulla spiaggia super-tutelata di Santa Maria dopo che la Samit ottenne l'autorizzazione per installare una pedana amovibile in metallo e legno di 6 metri di lunghezza per 12 di larghezza.

Secondo la Samit doveva sorgere su un terreno privato senza vincoli e senza previsione di impianti, per la Procura invece venne posizionata su terreno demaniale, in area Sic, con tanto di illuminazione e amplificazione. Gli inquirenti dunque ritengono illecita l'autorizzazione concessa dal Parco alla società, procurando a quest'ultima un ingiusto vantaggio patrimoniale: l'incasso della serata avrebbe fruttato oltre 50mila euro.

"Certo della legittimità del parere ambientale rilasciato, nel pieno rispetto del quadro normativo e a tutela del patrimonio naturale, che è stato rispettato e non ha subìto alcun danno": così i legali del direttore del Parco, Carlo Selis e Carlo Careddu, per i quali il loro assistito "ha molta fiducia nella magistratura ed è convinto di poter dimostrare in giudizio la sua completa estraneità all'accusa".

Sulla stessa linea il difensore di Antonella Gaio, Dario Annunziata: "Non condividiamo la contestazione - dice l'avvocato - la mia assistita ha lavorato con coscienza e abbiamo molti argomenti da sottoporre all'autorità giudiziaria".

(Unioneonline/F)
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