A Olbia un 86enne è risultato positivo alla West Nile Disease, la Febbre del Nilo.

Il caso è stato comunicato ieri dalla Asl Gallura al sindaco Settimo Nizzi. Quello dell’anziano è il secondo caso in Sardegna dopo il contagio di un 72enne nella provincia di Oristano. L'uomo è ricoverato nel reparto della struttura di Medicina Infettiva dell'ospedale Giovanni Paolo II.

Immediata la disinfestazione delle aree interessate, predisposta dal Sub-Commissario della Provincia Olbia-Tempio, Pietro Carzedda, in accordo con il primo cittadino. I lavori domani si sposteranno invece nell’arena in cui si terrà il Red Valley Festival

Nonostante l’esito del test, Nizzi invita a i cittadini a non farsi prendere dal panico, sottolineando che non è necessario alcun allarmismo. «Naturalmente è necessario potenziare la capacità della collettività e degli individui di ridurre i focolai di sviluppo larvale del vettore, ovvero delle zanzare. È necessario inoltre adottare misure di prevenzione individuali, raccomandazione che vale specialmente per i soggetti a rischio più elevato di sviluppare la malattia, come gli anziani e le persone immunodepresse», spiega il sindaco.

Per scongiurare il contagio è necessario non abbandonare negli spazi aperti pubblici e privati, oggetti e contenitori che possano in qualche modo raccogliere l’acqua (piovana o usata per l’irrigazione, ad esempio). Nel caso di contenitori o serbatoi non abbandonati, bisogna chiuderli con coperchi o teli e – quando possibile – favorire il regolare ricambio di acqua o lo svuotamento settimanale. Utile per arginare il problema anche la pulizia dei cortili e delle aree aperte dalle erbacce e rifiuti di ogni genere. In caso di attività di cantiere o in casi simili si dovrà invece procedere con la sistemazione del suolo in modo da evitare raccolte di acque. Raccomandato anche l’utilizzo di insetticidi, repellenti e indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo.

(Unioneonline/v.f.)

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