Nell'ambito degli interventi di manutenzione della sentieristica dell'isola di Caprera, il Parco Nazionale ha ripulito e risistemato anche l'area,  ai margini della prima grande pineta, dove Garibaldi seppellì la cavalla Marsala, contrassegna tuttora da una lapide di pietra. 

«Era diventato un luogo dove la gente andava a fare i propri bisogni - ha detto il presidente del Parco, Giulio Plastina - al quale abbiamo voluto restituire la sua dignità».

Sono stati posti due paletti di legno con una cima delimitativa. Garibaldi era molto affezionato a questa cavalla, regalatagli nel 1860 quando sbarcò in Sicilia, a Marsala appunto, di qui il nome, dal marchese Sebastiano Giacalone Angileri. Non era bianca ma grigio chiaro, e aveva 14 anni.

Garibaldi, al suo rientro a Caprera, dopo aver consegnato Sicilia e Italia Meridionale a Vittorio Emanune II, se la portò con lui. Marsala visse per altri 16 anni, morendo nel 1876. L'eroe dei due Mondi la fece seppellire a poche centinaia di metri dalla sua abitazione.

L'epigafe dice: «Qui giace la Marsala che portò Garibaldi in Palermo, nel 1860. Morta il 5 settembre 1876 all'età di anni 30».

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