Ancora uno stop all’atto aziendale della Asl di Olbia, i sindaci della Gallura non hanno votato il piano di riordino della rete ospedaliera e del sistema sanitario territoriale.

Oggi, davanti all’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, amministratori comunali e consiglieri regionali del nord Est hanno contestato pesantemente i contenuti del riordino, presentati dal direttore generale della Asl di Olbia, Marcello Acciaro. Le prese di posizione più forti sono state quelle del primo cittadino di Tempio Pausania, Gianni Addis, e della collega di San Teodoro, Rita Deretta. Addis ha definito l'atto aziendale illegittimo per il mancato coinvolgimento dei sindaci. L'ospedale di Tempio, nel nuovo assetto, non avrà posti letto di pediatria e di altri importati reparti. L’assegnazione di 32 posti letto per la riabilitazione non convince Addis.

Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Meloni, ha denunciato la mancanza di un medico del 118 a Olbia per i turni delle giornate di fine anno e ha chiesto una correzione urgente del piano di riordino anche per il Giovanni Paolo II di Olbia. Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, rivolgendosi all’assessore regionale, ha chiesto come mai in Gallura non sia possibile effettuare in tempi ragionevoli tac e risonanza magnetica. Duro anche l’intervento dell'assessore regionale Andrea Biancareddu, che ha attaccato il direttore generale della Asl, Marcello Acciaro. L’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, ha chiesto ai sindaci di indicare priorità e correzioni dell'atto aziendale, che, per ora, resta al palo.  

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