Parità di trattamento e assistenza educativa specialistica garantita, senza distinzioni, a tutti gli studenti con disabilità è la richiesta contenuta nella mozione, protocollata ieri a Olbia, dai consiglieri del partito democratico.

Sollecitata da più parti - famiglie e associazioni di volontariato che si occupano di disabilità - la minoranza  Dem ritiene urgente e necessaria un modifica del Regolamento Comunale dei Servizi Sociali del Comune di Olbia, e in particolare dell’art. 2 di pag 95 che cita come destinatari del servizio solo gli alunni certificati con handicap gravissimo ai sensi della L. n° 104/92 dell’art. 3, comma 3.

Una discriminazione non più tollerabile, evidenziano, in nessun modo giustificata dalla «citata Legge 104/92 che nasce come legge a tutela di tutte le persone con disabilità e non definisce in nessun modo una distinzione tra handicap grave e gravissimo, non utilizzando mai questo termine nel dettato normativo, termine invece utilizzato impropriamente nel Regolamento comunale e alla base di una mancata attivazione del servizio per i casi considerati meno gravi».

Secondo i firmatari (Gianluca Corda, Ivana Russu, Antonio Loriga, Maddalena Corda, Rino Piccinnu e Stefano Spada) Olbia sarebbe uno dei pochi comuni della Provincia a mettere in atto una distinzione tra casi gravi e gravissimi.

«Sul tema esistono diverse sentenze, tra le quali quelle della Corte Suprema di Cassazione, a sezioni unite civili, a vantaggio di famiglie che hanno presentato ricorso contro Comuni che non hanno attivato servizi di assistenza o che hanno disposto gli stessi per un numero di ore inferiori a  quelle necessarie al raggiungimento dell’autonomia e alla comunicazione degli studenti – sottolinea la mozione – Ricordiamo che l’articolo 34 della Costituzione della Repubblica Italiana promuove e garantisce il Diritto allo studio a tutti e che tutte le iniziative portate avanti dal Ministero dell’istruzione nonché dall’Unione Europea con interventi finanziari, anche attraverso i Fondi del PNRR, sono finalizzati ad azioni di inclusione e integrazione nelle città a partire dalle scuole».  

Secondo i consiglieri i fondi necessari a coprire l’assistenza educativa scolastica ( in capo al Comune dalla scuola dell’infanzia fino alle medie inferiori) per tutti i beneficiari della 104/92, compresi quelli con articolo 3 comma 1 oggi esclusi, sono da reperire all’interno del bilancio comunale.

«Crediamo che in una città come Olbia, dove il bilancio comunale approvato nel mese di dicembre prevede numerosi interventi in diversi ambiti – osservano i consiglieri – si possano recuperare le risorse necessarie per garantire a tutti gli studenti, nelle loro diverse abilità, un percorso di integrazione e inclusione scolastica, nel rispetto del diritto alla studio garantito dalla nostra Costituzione».

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