A Caprera il 75% di cinghiali in meno, ma in un anno potrebbero raddoppiare
I dati forniti da Luca Fadda, tecnico faunista che si occupa del piano di eradicazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Drastica riduzione del numero degli ibridi di cinghiale nell’isola di Caprera del 75%, e -18% a Maddalena. Sono questi i dati forniti ieri mattina da Luca Fadda, tecnico faunista incaricato dal Parco nazionale per la realizzazione del piano di eradicazione, con gabbie e carabina.
Ugualmente nei primi due anni di interventi, dati rilevanti si sono avuti riguardo agli incidenti causati, causati direttamente o indirettamente da cinghiali, che sono diminuiti anch’essi del 75%. Nel corso del convegno, svoltosi a Caprera, il direttore del parco, Giulio Plastina ha confermato la presenza dell’ungulato anche nelle isole di Santo Stefano e Budelli, nelle quali dovranno intraprendersi interventi di cattura o soppressione ma è stata amara la considerazione di quanto sia poco plausibile che le isole in questione siano state raggiunte, viste le distanze, dai quadrupedi, a nuoto, mentre appare molto più verosimile l’ipotesi che una mano sconsiderata ve li abbia portati.
La presenza degli ibridi cinghiale, introdotti dall’uomo nei primi anni ’80, causa notevoli danni - è stato ribadito – ecostistemici, alla flora, endemica e non, e alla fauna, da cui la decisione di eradicarli. Paola Brundu, dottoressa forestale e funzionaria tecnica del Parco si è soffermata tra l’altro, nel suo intervento, sull’alimentazione di cinghiali, che sono onnivori ma il fatto che abbiano anche a disposizione sia cibo raccolto tra i rifiuti che somministratogli direttamente, rafforza i loro valori nutrizionali, una super alimentazione, portandoli a filiazioni numericamente rilevanti, 8-9 cuccioli per gestazione, con possibilità, senza interventi adeguati e costanti, di un rapido raddoppio della popolazione degli ibridi, che non hanno nemici in natura.
Al seminario sono intervenuti la comandante superiore Simonetta Brigaglia che ha parlato delle attività e competenze del CTA-Corpo Forestale Vigilanza Ambientale e Salvatore Desini, veterinario, che ha illustrato l’importanza della vigilanza e della prevenzione sanitaria per una migliore conoscenza dello stato di salute della fauna che interessata dal piano di eradicazione. Al seminario erano presenti anche, nell'ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro (PCTO), i ragazzi della VB dell'Istituto di Istruzione Superiore Giuseppe Garibaldi-Nautico di La Maddalena.