La mossa della Regione – arrivata dopo settimane di trattative sottotraccia – ha spiazzato un po’ tutti: il possibile ingresso nella holding degli aeroporti sardi, promossa dalla Camera di Commercio di Cagliari e dal fondo F2i, non convince anche perché rappresenterebbe un via libera alla privatizzazione della Sogaer (Elmas), ultimo fortino del trasporto aereo nell’Isola rimasto sotto il controllo pubblico.

Alle voci contrarie di Confcommercio e Federalberghi Sud Sardegna si aggiunge ora quella – durissima – della Cgil: «Stupisce apprendere che la Regione» abbia manifestato la volontà di aderire alla società unica, «sulla scia di un processo di privatizzazione e concentrazione che l’amministrazione pubblica dovrebbe invece rigettare», attacca il segretario generale Fausto Durante.

«La nostra opinione era e resta negativa e non può certo essere ribaltata dall’ipotesi di ingresso della Regione nella holding, tramite cessione dei privati di una parte residuale di quote. Anzi, sarebbe piuttosto singolare se la Regione avallasse un processo che favorisce il passaggio dalla mano pubblica a soggetti privati del controllo degli aeroporti della Sardegna».

Eppure la lettera inviata nei giorni scorsi alla Camera di Commercio non lascia dubbi. Viale Trento ha pure stanziato con una variazione di bilancio i soldi che servirebbero ad acquisire le quote della società unica di cui farebbero parte anche la Fondazione di Sardegna e il fondo Blackrock: a disposizione ci sono 42 milioni di euro. Una somma che può consentire di mettere le mani sul 5%, azione più azione meno, visto che i tre aeroporti sono valutati intorno agli 850 milioni di euro.

Una stima in cui la Sogaer pesa circa la metà: «Oggi nella società di gestione dell’aeroporto di Cagliari la maggioranza delle quote societarie è in capo a un ente pubblico, la Camera di commercio di Cagliari e Oristano. Da quanto è dato sapere, nella futura holding le quote di tale ente verrebbero cedute a un soggetto privato, il fondo di investimento F2i».

Per il sindacato qui c’è già una questione preliminare insormontabile: «Non siamo favorevoli a questo passaggio di gestione e controllo dal pubblico al privato, per giunta in un settore strategico come quello del trasporto aeroportuale».

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