In dirittura d’arrivo il processo a Cagliari nei confronti degli esponenti dell’Udc accusati di peculato aggravato per l'uso dei fondi destinati al loro gruppo politico in consiglio regionale.

Il pm Marco Cocco nella sua requisitoria ha chiesto tre condanne e un’assoluzione, nei confronti dell'ex parlamentare Roberto Capelli.

Nel dettaglio, l’accusa ha sollecitato tre anni e mezzo per Franco Ignazio Sisinnio Cuccu, tre anni e due mesi per Antonio Cappai e un anno - in continuazione con una precedente condanna a 4 anni e un mese che però la Cassazione ha ordinato di rideterminare per effetto di alcune prescrizioni - per Sergio Marracini.

Già stralciate e dichiarate prescritte, invece, le posizioni del leader del partito in Sardegna, Giorgio Oppi, e dei fratelli Alberto e Vittorio Randazzo.

Come detto, per Capelli è stata chieste l’assoluzione, in quanto, ha spiegato il pm, “lui ha tenuto una contabilità non ufficiale, ma precisa e completa che teneva conto di tutte le entrate e le uscite, distinguendo le esigenze del partito Udc da quelle del gruppo. E quella contabilità è stata consegnata spontaneamente dallo stesso imputato al nostro ufficio".

Inoltre, Capelli “ci ha indicato tutte le spese anche quelle che potevano essere dubbie o ambivalenti, decidendo di instaurare con l'ufficio un contraddittorio. E ha restituito quelle che sono apparse dubbie".

A settembre dello scorso anno si erano prescritte anche le imputazioni per gli ex consiglieri Andrea Biancareddu e Salvatore Amadu. I giudici della prima sezione penale presieduta da Tiziana Maronga hanno aggiornato il processo al 30 novembre per la sentenza.

La maxi-inchiesta sui fondi ai gruppi del consiglio regionale era stata avviata nel 2009 e negli anni ha portato a condanne e assoluzioni per esponenti di diversi partiti. 

(Unioneonline/l.f.)

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