Il piano della medicina territoriale è pronto: oggi l'assessore alla Sanità Mario Nieddu ha consegnato una copia a tutti i membri della commissione Sanità riunita per fare il punto sulle criticità in Sardegna. Un documento di 180 pagine che rappresenta il secondo pilastro della riorganizzazione della Sanità: il primo è la riforma della governance approvata lo scorso anno, il terzo sarà la rete ospedaliera da definire in concomitanza con l'approvazione del dm 71.

Il piano sarà illustrato dall'assessore il 16 novembre ai sindaci, che oggi hanno salutato con soddisfazione la bozza durante la presentazione in commissione dove, oltre a Nieddu, era presente il commissario dell'Ats Massimo Temussi.

In apertura di seduta il presidente dell'Anci Sardegna, Emiliano Deiana, ha riproposto i contenuti principali del documento unitario che i Comuni sardi ed il Cal hanno approvato il 18 ottobre scorso al termine di un incontro ad Arborea. Deiana ha lanciato inoltre l'idea degli Stati generali della sanità sarda e di un Patto della salute condiviso fra istituzioni e territori, per scrivere insieme le priorità delle comunità locali ed evitare di essere costretti, nella prossima legislatura, a ricominciare daccapo. Ed ancora, secondo Deiana, occorre una programmazione regionale che garantisca il diritto alla salute in modo uguale in tutta la Sardegna (dalle zone costiere a quelle interne) ed una nazionale che riconosca, a partire dalla riforma del Dm 70 (il "decreto-cornice" del servizio sanitario nazionale), le tante specificità dell'Isola.

Numerosi anche gli interventi dei Sindaci che hanno richiamato l'attenzione della commissione sulla legittima protesta che nasce dal basso in molti territori e sulla necessità di fare, tutti insieme, "uno scatto in avanti". 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata