Subito dopo, ha chiamato i carabinieri e ha confessato il duplice omicidio, consegnandosi poi ai militari dell'Arma che lo hanno arrestato. Oggi pomeriggio, davanti al Gip del tribunale di Tempio Pausania - presente il pm Riccardo Rossi e il difensore, avvocato Pietro Cherchi - l'uomo avrebbe affermato di aver sparato per paura di essere aggredito: da tempo, secondo la sua versione, si sarebbe sentito minacciato dagli albanesi ai quali aveva affittato uno scantinato dove abitavano insieme alla donna e al suo bambino di cinque mesi, scampato miracolosamente alla morte. Per gli inquirenti, a scatenare la furia omicida di Cherchi sarebbe stata l'ennesima lite con le vittime per i ritardi nel pagamento dell'affitto. Gravemente malato, l'anziano si trova ora rinchiuso in un luogo protetto e vigilato in attesa di una perizia che accerti la compatibilità tra la detenzione e il suo stato di salute. Nel frattempo, il Gip ha convalidato l'arresto disponendo la misura cautelare in carcere: saranno i periti a stabilire se potrà usufruire di un provvedimento più attenuato.
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