Torni ad essere gratuita la formulazione spray del glucagone, farmaco salvavita che permette una migliore gestione in caso di gravi crisi ipoglicemiche dei bimbi con diabete 1, specie a scuola. È questa la richiesta dell'associazione di pazienti Diabete Italia, in occasione di un convegno sulla giornata mondiale del diabete alla Camera. 

Un tema che sta anche al cuore della Sardegna: l’Isola, come ha ricordato oggi il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera Ugo Cappellacci, «è diventata la prima Regione al mondo in termini di incidenza del diabete di tipo 1 sulla popolazione pediatrica».

«Il glucagone spray - spiega Stefano Nervo, presidente di Diabete Italia - permetteva soprattutto agli operatori scolastici di potersi assumere la responsabilità con maggiore serenità nella gestione dei bambini con diabete a scuola. La precedente formulazione in siringa era più complessa da fare in caso di rischio di ipoglicemia grave perdita di coscienza. Questo farmaco è rimasto in fascia A, cioè rimborsabile, per un paio di anni, adesso è passato in fascia C, a pagamento. È un farmaco che arriva a costare 150 euro nelle farmacie, una spesa pesante per le famiglie. La nostra richiesta è che torni ad essere rimborsabile, governando meglio la dispensazione e nel caso ci fossero problemi limitandolo alla fascia pediatrica».

«È sufficiente che i bambini ne abbiano uno a scuola e uno a casa, ma può bastarne anche uno solo - conclude Nervo - questo farmaco può aiutare i bimbi diabetici ad essere più inclusi nell'attività scolastica in sicurezza».

«Ho chiesto al ministro della Salute Orazio Schillaci - ha precisato Ugo Cappellacci - che la Sardegna sia inserita nel progetto pilota affidato all'Istituto Superiore di Sanità per attuare uno screening anticipato.È fondamentale perché questo progetto sarà propedeutico alla campagna di screening generale».

Cappellacci ha poi anche sottolineato l'importanza di una educazione sanitaria che parta dalle scuole. «Faremo una proposta di legge che vada nel senso di inserire nei programmi scolastici della scuola dell'obbligo l'educazione sanitaria - ha concluso -: questo perché ormai insomma credo che ci sia la consapevolezza da parte di tutti che lo stile di vita e la prevenzione sono determinanti rispetto alla cura e alla diagnosi precoce».

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata