Le spese sanitarie rappresentano una componente sempre più pesante nei bilanci delle famiglie. A dirlo sono i dati contenuti nel 17esimo rapporto del Crea, il Centro per la ricerca Economica Applicata in Sanità, dell’Università Tor Vergata di Roma.

In Sardegna, conferma Alberto Farina (segretario regionale della Cisl Pensionati), “siamo arrivati al punto in cui moltissime famiglie devono scegliere se mangiare o curarsi. La situazione è realmente drammatica, la gente sta morendo, e spesso senza neppure una diagnosi, perché non è riuscita a farsi visitare”.

E dopo il Covid, ha sottolineato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, “ci aspetta una seconda pandemia che durerà più anni di quella che abbiamo vissuto per il virus. Mi riferisco alla pandemia di persone non diagnosticate per screening mancati, alla pandemia per le patologie più severe che avranno i malati a causa delle procedure ritardate. E questo porterà a un aumento di spesa di gestione dei pazienti e, purtroppo, del contenzioso medico legale - per questo auspico presto un arbitrato della salute che possa ridurlo il più possibile – e a una carenza formativa e di ricerca».

“I cittadini vengono da me disperati – racconta don Giorgio Fois, parroco di San Pio X a Iglesias -, mi chiedono di aiutarli perché non riescono ad accedere alle visite mediche, ma io cosa posso fare se non consolarli e pregare? Abbiamo celebrato 107 funerali nel 2021, un numero mai visto in cinquant'anni di vita della nostra chiesa, tutti sono morti perché non sono stati seguiti nel loro percorso medico, forse molti si sarebbero potuti salvare, o almeno avere una vita un po' più lunga. È un dispiacere immenso. Certo ci sono poveri che non possono pagare le cure, ma anche benestanti, abbandonati a loro stessi. Il Covid ha prevalso su tutto, i vaccini – fondamentali – pure. Ma non si può tralasciare tutto il resto”.

(Unioneonline)

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