E' l'ennesima tragedia con una vittima giovanissima. Da tempo le raccomandazioni sulla sicurezza sono all'ordine del giorno. E si moltiplicano ogni volta che accade un incidente con conseguenze gravi. Chiara ieri non rientrava da una discoteca, non aveva fatto tardi. Aveva solo fatto un giro con gli amici, dopo la scuola. Eppure è bastata una distrazione, forse una leggerezza al volante di quella piccola auto. E così se n'è andata un'altra vita.  Che cosa bisogna fare? Tu cosa ne pensi?  Scrivici a: redazioneweb@unionesarda.it 

- A nulla servono gli incitamenti alla prudenza di tutti i media e, immagino, dei genitori. Ma i giovani ascoltano, leggono, e visionano queste invocazioni salvavita ? Ne dubito. L' esuberanza giovanile non é una scusa, é piuttosto l'irresponsabilità di certi giovani che fanno male a se stessi e a coloro che restano , straziati dal dolore, forse per sempre. (Luigi Napoli).

- Purtroppo non è il primo e non sarà l'ultimo incidente proprio in quel tratto, dove il guard rail non guarda in faccia a nessuno. L'alta velocità in quel tratto ha già fatto in modo che alcune macchine rimanessero incastrate a mezz'aria tra asfalto e guard rail, ma nessuno ha mai fatto nulla per evitare questo sino a che non è arrivata la morte di Chiara. Un modo per evitare che in quel tratto gli automobilisti non spingano il piede sull'aceleratore è aggiungere un autovelox in prossimità del ponte e con un limite inferiore ai 50 Km/h. Vero è che un autovelox è una spesa per il comune, ma è altrettanto vero che servirebbe come monito per far rallentare le auto e evitare qualche schianto. Per Chiara l'unica cosa che posso dire è che spero almeno che Santa Maria Chiara a cui è dedicata la via proprio di fronte al  ponte l'abbia accolta tra le sue braccia. (Antonio Piludu).
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