«Cara Unione,

è da un po' di tempo che attendo con ansia e trepidazione che qualche politico (preferibilmente uno sardo amante dell'Isola) di rientro dai numerosi viaggi di lavoro o anche di piacere perché no, veda… perché sono sicura che non possa non aver visto, la nostra cartolina di benvenuto sulla strada che conduce all'aeroporto di Elmas.

In tutti questi anni (perché il problema non lo associo all'avvicendarsi politico, quanto più ad una scarsa sensibilità in chi guarda e passa) qualcuno forse è stato distratto durante il percorso verso l'aeroporto o di rientro per non aver notato la carreggiata inondata da rifiuti lanciati dagli incivili dell'ultima ora, rotonde che per dimensioni potrebbero sembrare giardini e che invece sono ricoperte solo da erbaccia secca, guard rail che solo in piccoli tratti presentano qualche ciuffo di erba che grida alla vita...

È questo il messaggio di saluto, in arrivo o in partenza, che davvero vogliamo portare?

Perché quel tratto di strada così trafficato sembra lasciato al suo destino?

Ma a prescindere dal messaggio di benvenuto al turista, la strada che conduce all'aeroporto più frequentato della Sardegna merita questo scempio?

Una lettrice».

Lettera firmata*

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