Università di Cagliari, la protesta dei lavoratori del portierato: «Nuova gestione e salari tagliati»
Cambia l’appalto, gli accordi già firmati saltano e 107 lavoratori e lavoratrici si ritrovano con una paga mensile ridottaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cambia l’appalto, gli accordi già firmati saltano e 107 lavoratori e lavoratrici si ritrovano con una paga mensile ridotta: succede nel servizio di sicurezza e portierato dell’Università di Cagliari, dove, a partire da oggi 1 settembre, subentra una nuova ditta, la Vivenda spa. Ed è subito sciopero indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.
Domani mattina i lavoratori e le lavoratrici si asterranno dal servizio e manifesteranno davanti alla sede del rettorato in via Università a Cagliari, dalle 9:30 alle 11:30.
«Dopo tante battaglie - spiegano Nella Milazzo (Filcams Cgil), Monica Porcedda (Fisascat Cisl) e Andrea Lai (Uiltucs Uil) - avevamo ottenuto il riconoscimento di una quota salariale aggiuntiva per compensare un cambio di contratto svantaggioso, ora ci troviamo a discutere con una nuova impresa che al primo incontro con le organizzazioni sindacali ha comunicato che non rispetterà l’accordo sottoscritto con la precedente gestione dell’appalto».
Una decisione irricevibile per i sindacati, che sottolineano come il mancato rispetto di quell’accordo sia penalizzante perché incide pesantemente su livelli retributivi non elevati, tagliando una parte di salario oltretutto conquistata dopo anni di rivendicazioni.
Oltre a questo, l’azienda aggiudicataria dell’appalto non ha confermato gli orari di lavoro dei part time, indicando nei contratti una generica fascia di turni: «Anche questo è un netto peggioramento delle condizioni delle lavoratrici e lavoratori - concludono Milazzo, Porcedda e Lai - perché li lascia in balìa di una disponibilità che inibisce la possibilità di programmare i propri tempi di vita».