Un'ondata di colore e speranza ha trasformato la sala di radioterapia pediatrica dell'ospedale oncologico Businco di Cagliari. Grazie al progetto di umanizzazione pittorica, realizzato dallo Studio Sally Galotti Healthcare Design, ora le pareti sono animate da immagini di mare, barche, delfini e gabbiani, simboli di libertà e serenità.

Il taglio del nastro ha coinciso con la presentazione delle nuove tecnologie che stanno rivoluzionando la terapia oncologica nell'Isola. «Abbiamo già messo in funzione un macchinario per la tomoterapia, un tipo di radioterapia usata per combattere tumori o per fini palliativi, che consente una migliore efficacia grazie a una maggiore irradiazione del bersaglio. È l’unico in Sardegna», ha spiegato Raffaele Barbara, direttore del dipartimento cura delle malattie oncologiche. Dal prossimo 8 luglio entrerà in funzione anche un altro macchinario di ultimissima generazione per la radioterapia stereotassica, che permette di inviare un’elevata dose di radiazioni con estrema precisione. 

Il merito della trasformazione della sala va all'associazione IVI, fondata da Antonella Casula, una mamma che ha accompagnato il figlio Ivaldo nella sua battaglia contro un tumore cerebrale. Decisa a rendere il percorso meno traumatico per altri bambini e le loro famiglie, Antonella ha portato avanti il progetto con determinazione. «Questa sala è molto importante sia per i bambini sia per chi bambino non lo è più», ha aggiunto Agnese Foddis, direttrice generale dell'Arnas. «È tutto merito di questa mamma speciale e della sua esperienza al Bambin Gesù di Roma. Oggi, grazie a questo progetto, i pazienti affronteranno con più ottimismo la realtà che li circonda».

Durante la benedizione della sala, l'arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ha sottolineato l'importanza di questo spazio rigenerato. «Questa mamma è una bella testimonianza», ha evidenziato, ricordando che i bambini sono un patrimonio collettivo di bene, speranza e grazia, e che il loro benessere coinvolge tutti noi. 

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