La Federmar Cisal ha proclamato lo sciopero di ventiquattro ore per il prossimo 1 dicembre del personale amministrativo e navigante del gruppo Tirrenia-Cin.

Ad annunciarlo il segretario generale della federazione dei marittimi, Alessandro Pico: "Siamo costretti a dichiarare una prima giornata di sciopero - spiega una nota - in quanto in data 30 luglio 2020 si è conclusa, con esito negativo, la procedura di conciliazione tra noi, la Tirrenia-Cin ed il Ministero del Lavoro (assente, seppur invitato, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) avente ad oggetto la proroga delle convenzioni, così come previsto dal Decreto Rilancio, tra la società e lo Stato per il servizio di continuità territoriale con le isole, ad oggi ancora non formalizzata".

Intanto, anche la Regione prende posizione su quello che viene definito il "drammatico taglio delle rotte" annunciato da Tirrenia.

E lo fa per voce dell'assessore al Lavoro, nonché vice del governatore Christian Solinas, Alessandra Zedda, esprimendo sostegno alle istanze contenute in un lettera con cui la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia ha manifestato al ministro dei Trasporti Paola De Micheli la propria preoccupazione per la situazione, che rischia di essere penalizzante non solo per i residenti, ma anche per gli emigrati.

"Già il 15 febbraio scorso, prima del drammatico esplodere della pandemia, in occasione del Convegno di Saronno, alla presenza del viceministro Margiotta, di esponenti politici di maggioranza e opposizione, degli operatori ed esperti dei trasporti e di oltre 300 rappresentanti dei Circoli dei Sardi, l'assessore Zedda aveva ribadito che la continuità territoriale è una battaglia politica trasversale che coinvolge un popolo intero", si legge in una nota.

"Il diritto alla mobilità con collegamenti efficienti è un punto essenziale e irrinunciabile", prosegue Zedda, ma "nonostante le diverse interlocuzioni con il Governo e le sollecitazioni a una tempestiva presa di posizione per la definizione del bando, l'assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, afferma che "è fondamentale che anche l'Unione Europea faccia capire all'Italia in primis e alla Sardegna poi, come muoversi in questa tematica storica che per troppo tempo è stata un blocco allo sviluppo e che può diventare sia lo strumento per dare effettività al diritto alla mobilità dei cittadini sardi, sia l'apertura delle nostre realtà imprenditoriali a nuovi mercati".

"Ci troviamo di fronte alla improcrastinabile necessità di affrontare con urgenza la preoccupante situazione relativa ai trasporti da e per la Sardegna - conclude Zedda - auspicando quanto prima alla immediata attivazione delle procedure per la definizione del bando".

(Unioneonline/l.f.)
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