Pescatori di Giorgino preoccupati il rigassificatore nel vicino Porto Canale.

«L’impianto previsto a ridosso delle case – spiega in una nota il Comitato del villaggio dei pescatori di Giorgino – rischia seriamente di colpire le attività economiche, anche turistico ricreative, che si sono sviluppate lungo la laguna e nella vicina area portuale».

Di due giorni fa è la notizia del via libera del Tar, che ha respinto il ricorso di Grandi Trasporti Marittimi Spa.

Ma l’ubicazione dell’impianto Gnl, spiegano dal Comitato, «non può essere una questione giuridica da risolvere in Tribunale, è questione rilevante sul piano politico per le conseguenze che determina nella vita degli abitanti di Giorgino, nelle possibilità di crescita economica delle attività eco-sostenibili dell’intera laguna, nella salvaguardia dell’operatività di diverse attività portuali».

Venerdì 13 gennaio è stato convocato un dibattito pubblico per discutere dell’argomento, nella sede del Salone parrocchiale è stata invitata anche la società costruttrice dell’impianto.

L’opera, denunciano inoltre dal Comitato, è «fuori tempo» perché arriva in una fase nella quale «il prezzo del gnl rende quella fonte energetica fuori mercato, con un costo esorbitante» e mentre «leggi dello Stato impongono alle persone, alle aziende e alle pubbliche amministrazioni una riduzione del suo consumo».

Non solo: «Pur volendo accettare l’impiego transitorio del gas in attesa di sostituirlo con fonti pulite e alternative, si pretende di farlo dove più conviene all’impresa che gestisce l’impianto, invece di tutelare i diritti allo sviluppo e alla sicurezza dei cittadini cagliaritani e delle iniziative economiche espressione delle vocazioni produttive locali».

Il Comitato chiede infine di individuare un’altra ubicazione, «che rispetti i diritti della comunità locale e non pregiudichi tante altre attività economiche nel porto di Cagliari e nella laguna di Santa Gilla».

Il progetto della Sardinia Lng, un investimento da 120 milioni, prevede la realizzazione di un impianto di stoccaggio di gnl con capacità di 22mila metri cubi e un impianto per la rigassificazione, ovvero la trasformazione del gas che arriva con le navi dallo stato liquido a quello gassoso.

Dopo il via libera del Tar, che ha respinto il ricorso di Grandi Trasporti Marittimi Spa che si era opposta per la vicinanza dell’impianto all’area in cui operano il suo personale e le sue navi, per l’apertura dei cantieri manca un solo passaggio: l’intesa della Regione con il ministero della Transizione energetica.

(Unioneonline/L)

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