Quelli che usano la mascherina sotto il mento
Dai bar alle spiagge non tutti rispettano le regolePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La sensazione è che, se potessero, commercianti, baristi, commessi, camerieri e tabaccai, forse allontanerebbero dai loro locali tutti i cagliaritani indisciplinati della mascherina. La regola principale del commercio, però, dice che "il cliente ha sempre ragione". E se quella ragione non viene data, lui se ne va. Ma se in una domenica di fine agosto te ne sfilano davanti decine con la mascherina sistemata sotto il mento o col naso fuori o, peggio, aggrovigliata sul gomito, allora che si fa? «Noi richiamiamo al rispetto delle regole tutti quelli che per distrazione o ignoranza non coprono naso e bocca. E gli indisciplinati li mandiamo via», dice Fabrizio Manca, chiosco Le Palmette alla Prima fermata al Poetto. «La verità è che c'è molto menefreghismo, tanto è vero che ogni giorno ci tocca a fare i controllori. Tutti abbiamo figli, genitori, parenti da proteggere. Le regole si rispettano e questo vale innanzitutto per noi operatori che dobbiamo dare l'esempio», dice, rivolgendo lo sguardo a una collega che per un attimo tira giù la mascherina per prendere una boccata d'aria.
Al Poetto
Domenica, ore 11, prima Fermata: a Cagliari le nuvole che minacciano l'arrivo della pioggia svuotano la spiaggia del Poetto. Degli assembramenti visti durante tutta l'estate, neanche l'ombra. Molti ombrelloni degli stabilimenti sono chiusi e chi preferisce la spiaggia libera riesce a sistemarsi comodamente a distanza di sicurezza. «Sarà certamente merito di questa giornata nuvolosa ma le distanze sono rispettate», dice Lorenzo Demurtas, 18 anni. «I numeri sulla crescita dei contagi ci dicono che dobbiamo stare tutti più prudenti. Serviranno anche più controlli perché se è vero che oggi il distanziamento in spiaggia non è in discussione, nei giorni passati lo era eccome», aggiunge. Neanche il tempo di chiudere il pensiero che sull'arenile spuntano due agenti della polizia locale in bicicletta. «Effettuiamo i controlli costantemente non solo in spiaggia, ma anche al Bastione, alla Marina, in piazza Yenne, in Castello», dice il capitano della polizia municipale di Cagliari Francesco Podda. «Al Poetto, forse anche complice la giornata meteorologicamente sfavorevole, non abbiamo rilevato nessuna infrazione alle regole», aggiunge.
Una prassi diffusa
Lasciando il Poetto, e spingendosi verso il centro, la scena si ripete identica: nei bar, nelle tabaccherie, nei market, nei negozi ieri rimasti aperti, c'è chi rispetta pedissequamente le regole e utilizza la mascherina anche negli spostamenti all'interno degli spazi comuni (pochi per la verità) e chi invece gira liberamente con la mascherina appesa al mento come se fosse un ciondolo, pronti poi a sistemarla correttamente non appena qualcuno si lamenta. «Ogni giorno che si scorda in buona fede di indossarla, ma sono sempre tanti coloro che la utilizzano in maniera scorretta. Il fatto è ognuno vuole fare come gli pare», sbotta con garbo una cassiera del market Gieffe di viale Poetto. «Moltissimi clienti, inoltre, non rispettano neanche la distanza di sicurezza quando si avvicinano alle casse per pagare. Noi lo facciamo notare e per tutta risposta spesso ci sentiamo dire "allora tenetevi la spesa e arrivederci". È frustrante non riuscire a convincere i clienti ad adottare piccoli accorgimenti nel rispetto di tutti», aggiunge.
Angelo Mulas, 33 anni, gestisce con il papà e le sorelle una tabaccheria in via della Pineta. «La gran parte delle persone se ne frega», dice. «Ci sono quelli che distrattamente sbagliano ma poi ci sono quelli che proprio se ne fregano. Noi ci proviamo a fare anche i controllori, ma è complicato», aggiunge. Tra i distratti c'è un signore sulla cinquantina, Flavio Lai. In tabaccheria entra con la mascherina appesa al gomito ma alla richiesta del titolare di indossarla, lui esce e rientra con naso e bocca coperti. «L'ho dimenticata», dice. «Domando scusa».
I turisti
La vera novità di questi giorni, però, la si può vedere girando soprattutto per strada. Sono sempre di più le persone, molti turisti, che utilizzano la mascherina all'aperto, anche prima delle 18. «È vero», conferma Roberto Lilliu, edicolante in piazza Yenne. «Io la indosso sempre», dice Margherita Zonca, 24 anni, mentre arriva nel Largo Carlo Felice. «La responsabilità parte sempre dal singolo, per questo motivo scelgo di utilizzarla ogni volta che entro in contatto con le persone, sia all'aperto che negli spazi chiusi. Soltanto in questo modo posso proteggere me stessa e gli altri».
Mauro Madeddu