«Solo pochi spiccioli per ogni lavoratore, proposta inaccettabile». Per questo il sindacato Fials, con il suo segretario provinciale Paolo Cugliara, ha rifiutato di sottoscrivere l’accordo sulla produttività dei dipendenti della Asl di Cagliari. 

Spiace  ancora una volta sottolineare, scrive il sindacalista,  «che il famoso accordo sugli incarichi di funzione, non fu sottoscritto dalla Fials ed è la causa dell’attuale vuoto contabile sui fondi dei lavoratori. Un accordo al quale hanno concorso tutte le organizzazioni sindacali e la stessa Rsu». 

Tutti sottoscrittori di una contrattazione che Cugliara definisce «quantomeno “azzardata” poiché fatta “sulla fiducia” ovvero “al buio” e in assenza di una preventiva contrattazione sulla ripartizione stessa dei fondi, come invece previsto dall’articolo 10 del contratto vigente». 

La Fiasl chiede «una quota pro-capite di produttività dignitosa, pari a quella percepita dagli altri dipendenti afferenti alle aziende sanitarie regionali, quali, ad esempio, i dipendenti dell’ Ares (circa  2000 euro pro capite), il cui Direttore Generale ha dimostrato di essere assai più parsimonioso e attento nell’utilizzo dei fondi destinati a tutti i lavoratori».

Per quanto sopra, conclude Cugliara, «chiediamo al direttore generale uscente della Asl di Cagliari di usare la medesime tenacia e determinazione che utilizzò tra il mese di Giugno e Luglio 2023 per il conferimento degli incarichi di funzione, nel trovare una modalità che permetta di reintrodurre sui nostri fondi le quote mancanti, utilizzate a vantaggio di pochi, incurante rispetto al danno economico, oggi causato alla restante platea (oltre il 90%) dei lavoratori».

(Unioneonline/E.Fr.)
 

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