«Anche oggi ci ritroviamo a manifestare sotto il Consiglio regionale, ma purtroppo nulla è cambiato se non la particolarità del clima elettorale». Così Ugo Dall’Ora, portavoce dei 220 lavoratori del Porto Canale dal 2019 senza lavoro e in attesa di una soluzione per il rilancio dello scalo sardo.

«Vogliamo ora avere l’opportunità di presentare un punto programmatico mirato a una vera politica di rinascita del territorio», continua Dall’Ora, «questo programma dovrebbe includere una politica industriale in grado di riequilibrare l'economia, orientandola verso filiere d'eccellenza e andando oltre il settore agroalimentare come modello di riferimento».

Per i manifestanti che hanno spiegato i motivi della protesta anche alla candidata del centro sinistra, Alessandra Todde, l’hub internazionale di Cagliari «è un cruciale catalizzatore di opportunità industriali grazie a iniziative come la Zes e la zona franca doganale interclusa, portatrici d’importanti vantaggi fiscali, amministrativi e doganali per i potenziali investitori».

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