«Voglio lasciare ai sardi quattro ospedali degni di questo nome». E anche: «Grazie a Claudio Ranieri e ai suoi ragazzi, che hanno regalato la serie A alla Sardegna. La Sardegna regalerà loro un nuovo stadio». Sanità e sport (visto dal lato urbanistico) sono connessi, nei piani del presidente della Regione Christian Solinas. Lo ha ribadito anche nell’intervista rilasciata oggi ai microfoni di Videolina. 

Dopo la delibera, e le conseguenti polemiche (QUI LA NOTIZIA), il governatore ha annunciato che tirerà dritto sulla costruzione delle quattro nuove strutture sanitarie che dovranno essere realizzate a Cagliari, Alghero, nel Sulcis Iglesiente e a Sassari. Con la chiusura delle vecchie. E tra queste ci sono anche il Brotzu e l’Oncologico. 

Solinas ha anche lanciato un segnale sullo stadio e sulla sua costruzione: la Regione deve mettere sul piatto 50 milioni di euro. Ma ha vincolato il finanziamento alla firma di un accordo di programma con il Comune di Cagliari. Dentro ci sono: stadio, nuovo ospedale del capoluogo, una casa dello studente in via Trentino e uffici regionali negli spazi dell’ex stallaggio Meloni in viale Trieste.

Ed è su questo patto, inserito nella Finanziaria, quindi previsto per  legge, che le opposizioni vanno all’attacco. In consiglio regionale (QUI LA NOTIZIA) ma anche a Palazzo Bacaredda. 

Il centrosinistra dell’assemblea comunale cagliaritana ha depositato un ordine del giorno (che potrebbe essere discusso già martedì prossimo) per chiedere l’abrogazione della parte di norma che impone l’accordo di programma. 

L’atto, si legge nel documento che ha Matteo Massa (Progressisti) come primo firmatario «complica sul piano burocratico e sul piano politico e consiliare il raggiungimento dell’obiettivo della costruzione dello stadio a Sant’Elia». Per questo il Comune dovrà invitare il presidente della Regione «a abrogare l’articolo 11 della legge Finanziaria e a stabilire un finanziamento di 50 milioni  esplicitamente destinato alla realizzazione del nuovo stadio a Sant’Elia,  secondo gli standard previsti per le competizioni internazionali». Una richiesta simile è stata depositata in consiglio regionale, come emendamento al collegato alla Finanziaria. 

Solo ieri il sindaco Paolo Truzzu aveva dichiarato: «Senza soldi sullo stadio siamo fermi».

Il 3 luglio c’è la conferenza di servizi: la partita è appena iniziata. 

Enrico Fresu

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