Amy è la prima cameriera robot in un ristorante in Sardegna: "Ma non ha portato via nessun posto di lavoro. Serve come attrattiva per i clienti", precisa subito Jian Ma, titolare del Jin Qiu 129, sushi di via Sonnino a Cagliari.

Una novità che piace ai clienti: "Sono curiosi. Non capita spesso di essere serviti da un robot", aggiunge il gestore, dal 2000 a Cagliari (prima faceva l'acrobata in un circo, "e mi sono innamorato della città soprattutto per la gentilezza dei suoi abitanti") e sposato con una sarda (primo cinese a sposare una cagliaritana).

Da alcuni mesi ha aperto il suo nuovo ristornate nel centro del capoluogo.

Propone piatti tipici asiatici ben curati, e ha investito anche sull'innovazione proponendo la cameriera robot. Costo finale, circa 10mila euro.

I clienti fanno le ordinazioni con un tablet e possono scegliere anche eventuali variazioni negli ingredienti.

L'ordine arriva direttamente in cucina e poi i piatti vengono portati dai camerieri. Anche da Amy, che parla in inglese, giapponese e cinese ("A breve saprà rivolgersi anche in italiano", aggiunge Jian Ma).

Arriva e sul vassoio ci sono i piatti che i clienti devono prendere e poggiare sul proprio tavolo. Poi con un tocco al braccio del robot si saluta la cameriera elettronica.
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